Differenza d'altitudine tra i miei occhi e i tuoi,
che seppero farmi mancare l'ossigeno
quando con i desideri m'avvicinai a te.
Nel tempo scrivesti sulla pelle
storie che non esistevano, allora.
Cicatrici mute,
che imparai a conoscere volendoti bene.
E quella frase lasciata a metà,
come un invito a venirmi a prendere il resto.
Che tenevi stretto tra i denti
come il tuo unico nutrimento.
Riposando, non sapevo se quella calma
fosse il verde di un prato o l'azzurro dell'acqua.
Ma non importava, perchè entrambi erano occhi tuoi.
E mai risveglio fu più incerto nella sua bellezza
di quando quella volta ti amai in inglese,
prima di volarti via.
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