Tra fotografi, ho notato, c'è l'uso di regalarsi stampe per determinate ricorrenze - festività, compleanni, ecc. Sarà che non mi sono mai azzardata a chiamarmi fotografa, ma io di stampe non ne avevo ancora mai ricevute. Fino a oggi. So che quelle di Giangiacomo sono in viaggio - non ha saputo trattenersi e mi ha svelato la sorpresa un paio di giorni fa - e infatti credevo che la busta trovata oggi sulla mia scrivania fosse sua. La giro e scopro che invece il mittente è un altro. All'improvviso ricordo che anche lui non molto tempo fa mi aveva anticipato la spedizione di un pensiero per il mio compleanno, e so per esperienza che da lui ci si può aspettare di tutto. Strappo delicatamente la carta e ne estraggo una bustina trasparente che contiene una stampa in bianconero di un profilo femminile. L'immagine mi piace in un modo che non so spiegare: mi ci ritrovo, i tratti ricordano i miei, l'atmosfera è intimista e un po' malinconica. Quello che mi pare un dato significativo tanto quanto il tipo di foto è il fatto che nella bustina trasparente ci sia anche il negativo. Lo guardo in controluce e noto che nella stampa si è scelto di scurire completamente il viso della ragazza, i cui lineamenti sono invece lievemente visibili sulla pellicola. Insieme alla foto, un biglietto. Di nuovo, Nicola mi ha lasciato senza parole. Non mi ha regalato una stampa, una riproduzione, ma proprio la sua fotografia. Qualcosa che lui adesso non ha più perchè l'ha data a me, tutta. E a parole, in poche righe, parte della sua poetica fotografica.
Grazie davvero, per la tua generosità e quel modo sempre delicato che hai di comunicare con coloro che contano per te. Sei una persona che sa fermarsi e fare di quel tempo piccolo un'estensione grande.
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