Alek è uno dei miei migliori amici. Abbiamo fatto insieme il percorso attraverso la fotografia: lui, ben più giovane di me, ha sempre avuto le idee chiarissime, mentre io per lungo tempo ho brancolato nel buio prima di trovare la mia strada. Siamo stati fianco a fianco per un anno intero e anche dopo la fine dell'Accademia il nostro rapporto è cresciuto nonostante la distanza fisica. E' una delle poche persone di cui mi fido ciecamente e gli voglio un bene enorme e incondizionato.
Da tempo volevamo ritrarci a vicenda, ognuno a modo proprio. Laddove io ho optato per l'assenza di parole, lui ha scelto di non illuminarmi. Ci siamo trovati l'uno di fronte all'altra nel buio più totale, con la macchina sul cavalletto. Un solo scatto, trenta secondi di esposizione. Due scintille di fuoco sono state la sola fonte di luce per catturare le mie espressioni. L'unico suono era quello della sua voce, in sette brevissime frasi. Guardatela, ma non capirete ugualmente quel mentre. Rimarrà nostro per sempre.
E poi è venuto il mio turno. Alek non solo ha scelto i Coldplay, uno dei miei gruppi preferiti, ma anche una traccia alla quale sono molto affezionata: Fix you. Con lui non ho davvero emesso una sola sillaba. Ci siamo messi sul suo letto, abbiamo scattato e cantato insieme. Ci siamo abbracciati e tenuti per mano.
Io un amore così lo invidierei, se non lo avessi.
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