giovedì 22 luglio 2010

Lettere dal TPW #4

Un'intera, ininterrotta giornata di "psicanalisi". Siamo devastati... Settimio si è davvero consumato fino alle ossa per noi. Crisi. Riflessioni sul progetto. Ospiti inattesi. Turbamenti, voci amiche, nuovi abbracci.
E alla fine, "La quercia" by night. Vinicio Capossela a tutto volume, un milione di stelle con la luna, una quercia millenaria, erba alta e morbide colline. Indimenticabile.

2 commenti:

  1. A dirla tutta, la quercia, le stelle e l'erba alta mi attirano piú del Tpw... ma io parlo da privilegiato.
    La cosa buffa é che muoio dalla voglia di buttarmi su un prato e guardar le stelle, non ricordo l'ultima volta che l'ho fatto, ma qui a Milano se ne vedono ben poche. Proveró in Val d'Aosta appena posso.
    Per ora vado a dormire, perché comincio a fare i discorsi di uno che alle due di notte é appena arrivato dal lavoro, sudato e solo, tra la tazza della colazione ancora sulla scrivania e delle casse che timidamente sussurrano uno "stupendo...mi viene il vomito...é piú forte di me...".
    Quanto adoro il dolce e amaro sapore della solitudine.

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  2. "Quanto adoro il dolce e amaro sapore della solitudine". Quanto ci sono anch'io in questa frase...

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