martedì 9 agosto 2011

Tuesday in NY

Terzo giorno a NY: diluvio universale. Segregati nel World Financial Center, dopo una lunga attesa e svariate secchiate di acqua dalla testa ai piedi, veniamo tratti in salvo da uno stormo di ombrelli neri. Atterrati a Soho, siamo gentilmente introdotti da Renato D'Agostin nella sua segreta (alias camera oscura) piena di foto da urlo. Il mio desiderio di imparare a stampare raggiunge un picco inedito. Birretta con racconti da pelle d'oca, ovviamente in tema di fotografia. Sfacciatamente richiesto dalla sottoscritta di una copia del suo libro "Tokyo untitled", il D'Agostin vi appone dedica autografata che ha l'indecifrabilità delle ricette mediche di mio padre. A occhio e croce sembra "A Francesca, vaffanculo Renato" ma ho il sospetto di sbagliarmi. Giovane dai colori chiari sia nei capelli che negli occhi, è di una gentilezza genuina e senza fronzoli. Tra le sue parole fa capolino una timidezza composta, accompagnata da una fine consapevolezza di sè. Pur dedicandoci a generi fotografici in parte diversi, il terreno comune è vasto. Un incontro molto interessante, da ripetere sicuramente prima del ritorno in patria. Thumbs up.

Nessun commento:

Posta un commento