lunedì 14 ottobre 2013

Blind date - Concerto al buio di Cesare Picco


Colpi di tosse,
di quella nervosa che prende quando bisogna star zitti.
Guardo il teatro dall'alto della balconata laterale
e mentre la luce scende sul pianista sotto di me
il teatro intero viene inghiottito dal buio.
Caverna immane e spaventosa,
formicaio dormiente e ordinato,
tutti rinchiusi in piena libertà d'immobilità.
Nero che non perdona, e la musica si fa onda abissale.
Lo sguardo indaga il nulla apparente,
la musica rapisce la coscienza
fin dove decide di condurla.
Un mattone di luce colpisce inatteso alla nuca,
il palco è offerto di nuovo alle corde.
Le formiche ricominciano a tossire,
si accorgono di essere materia.
Possono tornare a rifugiarsi nelle loro ansiose certezze,
partecipi di una verità riscoperta per qualche istante.

Applausi, e Hikari suonata in un modo che non avevi mai fatto.
Grazie Cesare, ancora una volta.

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