lunedì 6 febbraio 2012

We are lucky

Oggi vi racconto una Matrioska: una storia che ne contiene altre. Si tratta di un progetto che si chiama We are lucky, che un mio conoscente sta portando avanti da un po' di tempo. Riporto la storia per come la racconta lui, risparmiandovi la lettura in inglese dal sito, che linkerò comunque in chiusura per vostro approfondimento.

In breve, è successo che questa persona a un tratto si sia trovata a poter disporre di una grande somma di denaro, a suo dire più di quanto potrebbe mai aver bisogno di spendere nella sua vita. Decide di acquistare un biglietto per un volo spaziale con la Virgin Galactic. Parlandone con i suoi amici, si confronta sui differenti modi in cui essi avrebbero impiegato quella somma e si rende conto di quanto le loro idee siano più fantasiose, generose e responsabili del suo capriccio. Ci ripensa, cancella il viaggio ed elabora un progetto per "passare" la sua fortuna: decide di donare 1.000£ ogni giorno a qualcuno, affinchè utilizzi quella somma per fare del bene. Lascia alla discrezione di ognuno determinare cosa sia bene, limitandosi a chiedere di sapere in che modo vengano impiegati i soldi, scattare qualche ritratto per il sito e fare una piccola intervista in proposito a ognuno dei suoi beneficiari/benefattori. Il progetto sta quindi diventando una raccolta di storie su come ognuna di queste persone abbia ricevuto, materialmente e umanamente, questo tipo di offerta.
Uno degli aspetti interessanti che il mio amico cita è che a dispetto di tutto non è affatto facile donare quella somma ogni giorno: scegliere le persone con le quali collaborare in modo da non essere preso per pazzo, o cercare di non suscitare diffidenza. Dice che ci sono giorni in cui l'opportunità non si presenta e altri in cui gli è successo di elargire più di un "bonus" nel giro di poche ore.
A me questa cosa ha veramente colpito. Innanzitutto perchè ho letto le storie e mi sono resa conto di quante diverse applicazioni e implicazioni questo progetto stia avendo nel tempo, anche a seconda dei luoghi - come si confà a chi si può godere la vita, il mio amico sta girando il mondo e ha quindi la possibilità di venire a contatto ogni giorno con realtà e persone diverse, così il progetto diventa anche una sorta di "diario" dei suoi incontri e delle relative storie. In secondo luogo, mi è servito per fare una serie di riflessioni: come impiegherei io quella somma se me ne fosse data l'occasione? Una cosa che mi è subito stata chiara è che non la utilizzerei per me stessa e anche io a mia volta "passerei" la fortuna. Un po' perchè non è una somma che potrebbe cambiare la mia vita (mentre quella di qualcun altro sì), e un po' per quello che un gesto di generosità produce in chi lo mette in atto, ossia un senso di appagamento maggiore di quello egoistico. Il fatto è che non si tratta di semplice beneficienza: qui c'è una ratio differente, un esercizio non banale che attraverso la parcellizzazione della somma totale diffonde molto più capillarmente il suo senso, andando a smuovere la coscienza di tante persone che fino a quel momento non avrebbero mai pensato di donare qualcosa (o che magari lo fanno, ma in maniera diversa). In una parola, c'è un'idea. La sua forza sta nell'importo di ogni donazione, che in certi casi può fare la differenza. Riproporzionando la cosa su budget più normali, sarebbe come se ogni giorno dovessimo decidere di donare un euro a qualcuno: ma che ci si fa? E' per questo che di solito si finisce per destinare una somma più grande a un unico progetto, ma a mio parere è una cosa ben diversa, perchè non ha la stessa passione.

Vi lascio ora alle storie di We are lucky, buona lettura e... meditiamo sulle nostre fortune.

9 commenti:

  1. Ho avuto la fortuna di partecipare a We Are Lucky.
    Naturalmente, non avevo colto fin dall'inizio lo scopo del progetto.
    Quando ti viene data la notizia che ti verranno regalati dei soldi, rimani un po' incredulo. Solo dopo capisci che dietro quei soldi c'è molto di più, c'è una responsabilità.
    We Are Lucky ti lascia assolutamente libero di decidere, non hai vincoli, se non quello di usarli per una buona causa, e non necessariamente per qualcun altro.
    Naturalmente, non avrei mai voluto spendere i soldi per me. Insomma, se volevo spendere 1.000 Euro per me potevo farlo in qualsiasi momento.
    Però questo mi ha dato da pensare.
    Se anche avessi voluto spenderli per me, non avrei saputo cosa prendere. Io non ho bisogno di niente. Ho già tutto. Tutti noi abbiamo già tutto, e anche di più. Mi sono sentito fortunato.
    Così ho deciso di passare a mia volta la fortuna, e di farlo in un modo che fosse il più duraturo possibile, in un modo in cui anch'io, a mia volta, possa raccontare una storia, magari, un giorno.
    Però prima di arrivare a questa soluzione, ho pensato parecchio. Sembra facile, ma decidere cosa fare di buono con 1.000 Euro è difficilissimo.
    Credo che We Are Lucky sia un'idea incredibile, che parte dal semplice concetto che, se vuoi fare del bene, è meglio dare poco a tanti che tanto a pochi. Ma è ovvio che non è questo il suo scopo.
    We Are Lucky non vuole condividere denaro, vuole sensibilizzare sulla responsabilità che ne deriva.

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    1. Se anche avessi voluto spenderli per me, non avrei saputo cosa prendere. Io non ho bisogno di niente. Ho già tutto. Tutti noi abbiamo già tutto

      tutti no.

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    2. Beh se qui a commentare anche tu, si. hai già tutto.

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  2. Ho dato un'occhiata al sito...Mi sono commossa. E' un bel progetto...in fondo questa persona poteva spendere questi soldi esclusivamente per se stesso in modo sterile, invece ha pensato bene di usarli in modo costruttivo...forse serve anche questo a cambiare il mondo.

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  3. Scusate, posso sapere il sito?

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    1. Il link è già nell'ultima riga, basta cliccarci sopra.

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  4. qualcuno sa come si può mettere in contatto con questa persona,perchè avrei un bellissimo progetto da proppore a questo signore o signora.grazie

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    1. Sul sito ci sono i contatti Facebook e Twitter, puoi contattare We Are Lucky direttamente lì.

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  5. E' stato davvero un grande anche perchè ha stimolato la creatività di molta gente nel pensare ad un progetto.
    Non ho ne fb ne twitter e non trovo come scriversi. Ci sono altri modi ?

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